No, non sono medico oculista. Sono dottore optometrista iscritto all’Ordine dei Chimici e dei Fisici del Piemonte e della Valle d’Aosta. In generale l’optometrista non è un medico, non si occupa di patologie oculari e non effettua diagnosi; durante le visite non usa il cicloplegico né il midriatico. Non prescrive né suggerisce farmaci.

In generale no. L’esame optometrico non analizza lo stato di salute degli occhi e del sistema visivo. È però sufficiente per prescrivere le lenti nel caso ci fosse un cambiamento delle performance visive. Qualora durante l’esame le osservazioni o i risultati dei test suggerissero la necessità di una valutazione specifica da parte di un medico oculista, sarà cura dell’Optometrista segnalarlo.

L’esame oculistico periodico è comunque sempre consigliabile a tutti (in particolare durante l’età prescolare e scolare) per essere informati sullo stato di salute dei propri occhi e delle strutture ad essi connessi.

L’Arte Ausiliaria di Ottico è attualmente ancora regolata dall’articolo 12 del Regio Decreto 1334 del 1928:

“Gli Ottici possono confezionare, apprestare e vendere direttamente al pubblico occhiali e lenti, soltanto su prescrizione del medico, a meno che si tratti di occhiali protettivi o correttivi dei difetti semplici di miopia e presbiopia, esclusa l’ipermetropia, l’astigmatismo e l’afachia.”[…]

L’Optometrista ha come obiettivo primario la misurazione dell’efficienza visiva con mezzi ottico-fisici al fine di determinare la soluzione più adatta al miglioramento delle funzioni visive in soggetti sani.

È possibile trovare ulteriori informazioni nell’articolo “Cosa significa Optometrista?

No, non è obbligatorio ma per un servizio puntuale è consigliabile.

È possibile richiedere un appuntamento telefonicamente allo 015 24 70 918

Si, è possibile. Si tenga però in considerazione che l’operazione di sostituzione lenti è interamente a rischio del Cliente. Infatti qualora la montatura in uso non fosse predisposta per l’apertura degli anelli, l’azione meccanica di estrazione e inserimento delle nuove lenti potrebbe danneggiarla irrimediabilmente. In tal caso nessuna garanzia coprirà il danno. Inoltre, in caso di rottura della montatura del Cliente, qualora non fosse possibile recuperare le nuove lenti e si rendesse necessario il loro totale rifacimento, la nuova coppia sarà nuovamente interamente a carico del Cliente.

Si è possibile a patto che nella nuova montatura si possano rispettare tutti i parametri di centratura e di montaggio delle lenti.

In generale le prescrizioni rilasciate da oltre tre mesi sono da verificare. In ogni caso e per correttezza controllo sempre con l’occhiale di prova la prescrizione anche se questa fosse stata rilasciata da pochi giorni.

Non obbligatoriamente. Tuttavia, nel caso si disponesse dell’ultimo referto dell’oculista o di altra documentazione, è consigliato portarla.

Per una corretta valutazione delle funzioni visive, é importante anche avere con sè eventuali occhiali in uso con la relativa documentazione rilasciata dall’ottico (se ancora disponibile).

È altresì utile portare con sè eventuali occhiali da lettura (anche del tipo premontato).

Per consentire un’accurata valuatazione dello stato refrattivo dell’occhio, è importante che la cornea si trovi il più possibile vicino alle sue condizioni originarie.

A seconda del tipo di lente a contatto (materiale, tempo di utilizzo, ecc.), possono presentarsi deformazioni più o meno marcate a livello dell’epitelio corneale. Per tale motivo è consigliabile togliere le lenti qualche tempo prima dell’esame. In funzione del materiale possono bastare pochi (45/50) minuti per le hydrogel/silicone hydrogel usa-e-getta a diverse ore (12/24) per le RGP (rigide gas permeabili). In quest’ultimo caso sarà comunque necessaria una valutazione preliminare da effettuare caso per caso. Si consiglia comunque di contattare l’Optometrista.

Si ricorda che è buona norma avere sempre con sè un occhiale sostitutivo corrispondente da utilizzare in caso di emergenza (perdita della lac, corpo estraneo nell’occhio, improvviso arrossamento o bruciore, altre situazioni che suggeriscono la rimozione delle lac, ecc.)

Si, è possibile. Anche i liquidi per la manutenzione delle lenti a contatto possono essere detratti come spese sanitarie. Ulteriori informazioni sono disponibili in questo articolo