Detrazione fiscale per l’acquisto di occhiali e lenti a contatto

Gli occhiali da vista, le lenti a contatto e i liquidi per la loro manutenzione, sono dispositivi medici e in quanto tali possono essere detratti come spesa sanitaria, secondo le modalità stabilite dalla norma, nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi.

Per far valere questo diritto, è necessario documentare l’acquisto con il cosiddetto “scontrino parlante”, cioè lo scontrino completato con il codice fiscale del portatore.
Così come avviene per i farmaci, anche per i dispositivi medici non ci sono vincoli per quanto riguarda il tipo di pagamento: può essere sia di tipo tracciabile (assegno, bancomat, carta, ecc.) che di tipo non tracciabile (contante). Un discorso diverso vale per le prestazioni sanitarie per le quali la legge impone la tracciabilità del pagamento se si vuole portare in detrazione la spesa; ma questo è un altro argomento.

Come fare per accedere alla detrazione fiscale del dispositivo medico?

La procedura che segue è quella comunemente utilizzata e che uso anch’io nel mio negozio. La telematica viene in aiuto.

Per portare in detrazione la spesa è necessario fornire il codice fiscale del portatore. Questo può essere fatto presentando la sua tessera sanitaria o comunicandolo a voce anche se quest’ultima è una prassi sconsigliata. Di solito propongo la registrazione dell’anagrafica così da poterne richiamare rapidamente i dati per gli acquisti futuri. Per gli occhiali la registrazione del Cliente è necessaria perché per legge è obbligatorio emettere anche la dichiarazione di conformità del dispositivo medico che deve essere completa, oltre che con le informazioni sull’occhiale, anche con i dati del portatore. Per altri prodotti quali liquidi per lac e le stesse lac è possibile invece richiedere la detraibilità semplicemente presentando la tessera sanitaria esattamente come avviene in farmacia.

Durante il pagamento il gestionale emette uno scontrino parlante che viene immediatamente inviato per via telematica al Sistema Tessera Sanitaria. Sarà il Sistema TS a gestire gli importi in detrazione che il contribuente troverà direttamente nella dichiarazione precompilata nella pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Occorre precisare che è possibile presentare la tessera sanitaria per detrarre la spesa manifestando opposizione prima dell’emissione dello scontrino. In tal caso il dato verrà ugualmente inviato al Sistema TS ma non verrà inserito nella dichiarazione precompilata. Spetterà quindi al contribuente occuparsi della detrazione (rivolgendosi a un CAF, al proprio commercialista o autonomamente).

Anche se come spiegato è possibile gestire in modalità automatica la detrazione, è inutile sottolineare che è comunque consigliabile conservare con cura tutti i documenti attestanti gli acquisti sanitari per verifiche e controlli futuri.

Quali acquisti fatti dall’ottico è possibile detrarre?

Come è facile intuire, non tutti gli acquisti possono essere portati in detrazione.

Gli occhiali da vista (anche con lenti scure e i premontati da lettura), le lenti a contatto e i liquidi per la loro manutenzione (soluzione unica, soluzione salina, detergenti, trattamenti al perossido, disinfettanti per lac, ecc.) e il cambio lenti (mantenendo la propria montatura) possono essere detratti come spesa sanitaria.

Non rientrano invece gli occhiali neutri (lenti chiare o filtri solari), le montature (senza lenti), astucci, spray per la pulizia, cordini, accessori vari e in generale tutti i prodotti che non rientrano nella classificazione di “Dispositivo Medico”.

Per una guida completa si rimanda a questa pagina dell’Agenzia delle Entrate o al proprio consulente fiscale.

Cosa significa “Optometrista”?

Una delle domande che mi viene rivolta con maggior frequenza è proprio questa: cosa significa Optometrista?

Il termine optometria ha origine dal greco ed è composto da due parole: ὄψις opsis = vista e μέτρον metron = misura. La definizione più convincente che ho trovato in rete è la seguente:

L’optometria è una disciplina scientifica di area non medica che analizza il processo visivo per mantenerne e rafforzarne l’efficienza in rapporto alle necessità ambientali.

L’optometria fa uso di risultati derivanti dalla fisica, dalla chimica, dalla biologia, dall’anatomia, dalla fisiologia, dalla patologia, dalla psicologia, dalla contattologia e, naturalmente, dall’optometria nel suo significato etimologico.
Questa disciplina deriva storicamente dall’ottica oftalmica e per certi aspetti ne può essere considerata una sua evoluzione.

Differenza tra ottico e optometrista

L’Optometrista è un professionista che ha ricevuto una formazione in optometria. Frequentemente affianca la propria operatività con l’attività dell’Ottico (Arte Ausiliaria istituita nel 1928 con il Regio Decreto n. 1334) pur differenziandosi da questa nella sostanza. L’articolo 12 della citata norma recita testualmente:

Gli Ottici possono confezionare, apprestare e vendere direttamente al pubblico occhiali e lenti, soltanto su prescrizione del medico, a meno che si tratti di occhiali protettivi o correttivi dei difetti semplici di miopia e presbiopia, esclusa l’ipermetropia, l’astigmatismo e l’afachia.
È in ogni caso consentito ai suddetti esercenti di fornire direttamente al pubblico e riparare, anche senza prescrizione medica, lenti ed occhiali, quando la persona che ne dà la commissione presenti loro le lenti o le parti delle medesime di cui chiede il ricambio o la riparazione.
È del pari consentito ai suddetti esercenti di ripetere la vendita al pubblico di lenti od occhiali in base a precedenti prescrizioni mediche che siano conservate dall’esercente stesso, oppure esibite dall’acquirente
“.

Ordine professionale

Non tutti gli optometristi sono in possesso di una laurea in Ottica e Optometria in quanto sono ancora molti gli Istituti Superiori che rilasciano l’atestato di optometrista a ottici che frequentano corsi professionali post diploma.

La recente normativa (Legge n. 3/2018 e il D. Min. Salute 23 marzo 2018) stabilisce però che i laureati in Ottica e Optometria, Laurea appartenente alla Classe delle Scienze e Tecnologie Fisiche, per esercitare la professione di Optometrista hanno l’obbligo di iscrizione all’Ordine dei Chimici e dei Fisici territorialmente competente.

Gli optometristi hanno il titolo di Fisico, sono riconosciuti dalla legge come Professionisti Sanitari e possono esercitare la Professione nel pieno rispetto delle regole. La legge, inoltre, gli riconosce completa autonomia professionale nei limiti delle competenze che gli sono attribuite.

Chi si rivolge a un optometrista iscritto all’Ordine, ha la garanzia che il Professionista:

  • ha seguito un percorso formativo universitario certificato
  • ha sottoscritto un codice deontologico e comportamentale riconosciuto
  • ha accettato di impegnarsi per una formazione continua (per gli iscritti vige l’obbligo di partecipare ai corsi ECM – Educazione Continua in Medicina)
  • agisce nel pieno rispetto delle proprie competenze.

Competenze dell’Optometrista

Il legislatore, tuttavia, non si è ancora pronunciato sulle comptenze dell’Optometrista ma, con riferimento alla giurisprudenza esistente (sentenze della Corte di Cassazione, dei Tribunali Amministrativi Regionali, delle Corti d’Appello, ecc.), è possibile tracciare un temporaneo, non definitivo nè tantomeno esauriente, profilo professionale.

L’Optometrista ha come obiettivo primario la misurazione dell’efficienza visiva con mezzi ottico-fisici al fine di determinare la soluzione più adatta al miglioramento delle funzioni visive in soggetti sani. Più dettagliatamente, fatte salve future modifiche,

  • si occupa della determinazione e della valutazione dello stato refrattivo degli occhi e di altre abilità funzionali necessarie alla visione
  • rileva i parametri ottici e le misure correttive idonee
  • fa uso di tecniche di rieducazione visiva (visual training) con l’obiettivo di preservare, mantenere, proteggere e, quando possibile, migliorare le performance visive
  • applica lenti a contatto ed effettua tutte le osservazioni strumentali necessarie alla corretta interazione occhio-lente
  • può selezionare, progettare, fornire e adattare gli ausili ottici.

L’Optometrista non si occupa di patologie oculari, di competenza esclusiva del medico oculista, e non usa né il cicloplegico né il midriatico né tantomeno prescrive farmaci.

Pubblicato il 02/08/2021

Gestione della sicurezza anti COVID-19

Nel rispetto della normativa in vigore e dei protocolli di sicurezza anti COVID-19, si informa la clientela che:

  • nel negozio possono essere presenti fino ad un massimo di 4 persone contemporaneamente;
  • è obbligatorio indossare correttamente la mascherina coprendo completamente naso e bocca;
  • è necessario igienizzare le mani con l’apposito gel disponibile all’ingresso e all’interno del negozio;
  • la presenza in negozio di strumentazione tecnologicamente avanzata garantisce il corretto distanziamento durante tutte le fasi dell’esame;
  • per garantire un elevato livello di sicurezza, tutti gli strumenti che entrano in contatto diretto con il cliente durante l’esame sono disinfettati con soluzione a base di cloro al termine di ogni esame;
  • le montature provate sono sterilizzate con apposito dispositivo UV prima di riporle;
  • ogni superficie che può entrare in contatto con le mani delle persone presenti in negozio (tavolo di servizio, banco, piano del riunito, piani delle cassettiere, maniglie) viene igienizzata con soluzione idroalcolica ad ogni cambio della Clientela.

Ultima revisione 02/08/2021